Secoli di civiltà
Cominciamo da Enea, che sbarca secondo la leggenda a Lavinio, e da suo figlio Ascanio, che fonda 1230 anni prima dell'impero la città di Alba Longa.Sceglie un luogo sul ciglio occidentale di un antico cratere vulcanico, quello che accoglie oggi il lago di Albano.
E' il posto giusto, il nodo delle vie di transumanza per le greggi dei popoli vicini. Alba Longa prospera sul colle per oltre cinque secoli, fino a quando il terzo re di Roma, Tullo Ostilio, decide di farla finita con la città rivale e, verso la metà del VII secolo a.C., la rade al suolo inaugurando una linea di condotta che i suoi successori applicheranno più tardi con gli stessi risultati a tutti i popoli sconfitti, dagli etruschi ai cartaginesi.
Lo storico evento elimina ogni prospettiva di sviluppo commerciale e di conquista di Alba Longa e pone, fortunatamente per i posteri, le premesse per un luminoso futuro residenziale del territorio.I Colli Albani, con il loro microclima ingentilito dalla benefica presenza dei laghi e con la dolcezza del paesaggio, conquistano all'epoca il fior fiore della Roma che conta. Nascono ville e dimore sontuose per gli ozi ed il relax dei grandi protagonisti della Roma repubblicana e imperiale. Oggi sopravvivono resti significativi delle ville di Clodio, di Pompeo, di Domiziano.





Attorno alla rocca sorgono le prime case, il paese prende forma. Alla fine del '200 comincia una lunga serie di cambi di proprietà, ai Gandolfi succedono i Savelli, poi altri nobili, quindi ancora i Savelli finché nel 1596 la Camera Apostolica, con un esborso di 150.000 scudi, acquista il castello e proprietà circostanti.
crearono una rete di cunicoli e condutture tuttora in funzione che allacciano idricamente la zona con le uscite d'acqua del lago di Castelgandolfo. Ottennero così il risultato duplice di sostituire ad un'area acquitrinosa e malsana un'estensione fertilissima.